Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 22 dicembre 2011 Non è infrequente per chi sale lungo i tornanti della strada provinciale del Monte Bondone trovar la sbarrata da un autoarticolato o da un camion con rimorchio che non riesce a superare gli stretti tornanti che la caratterizzano. Ma non è il solo problema che i residenti di Sardagna e Candriai devono affrontare lungo questa strada. Il percorso è inserito nelle guide internazionali per motociclisti e per tale ragione, nel periodo primaverile/estivo è utilizzato da migliaia di centauri e cicloamatori. Motociclisti in salita e ciclisti in discesa lo affrontano a velocità molto elevata. Nei primi 500 metri di percorso sono già accaduti tre incidenti mortali – l’ultimo due anni fa – tutti attribuibili alla eccessiva velocità dei mezzi. La presenza di numerosi passi carrai rappresenta infine un rischio ulteriore, soprattutto nei primi chilometri, fino a monte dell’abitato di Sardagna. Non servirebbero interventi finanziariamente onerosi per aumentare la sicurezza della strada in questione. Anzitutto il tracciamento della mezzeria oltre a scoraggiare il sorpasso potrebbe costituire un riferimento utile all’automobilista per essere certo di non invadere la corsia opposta (trattandosi di una via non molto larga), l’apposizione di un limite di velocità non superiore ai 50 Km orari ed infine una segnaletica diversa al bivio di Montevideo che eviterebbe che camion ed autoarticolati utilizzino questo tratto di strada (in molti casi si tratta di camion-frigo che devono raggiungere lo stabilimento Segatta carni di Sopramonte). E’ ovvio che l’efficacia degli interventi suggeriti implica un potenziamento del servizio di sorveglianza da parte della Polizia locale. Tanto segnalato si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere: se non ritenga opportuno sollecitare il Servizio viabilità a modificare la segnaletica al bivio di Montevideo, al fine di dirottare verso Cadine-Sopramonte sia il traffico pesante (camion con rimorchio ed autoarticolati) sia il traffico automobilistico diretto al Monte Bondone, migliorare la segnaletica orizzontale lungo il percorso ed introdurre, almeno fino a Sardagna il limite di velocità di 50 Km orari. Cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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